BISCEGLIE

VILLA COMUNALE PALAZZUOLO - Piazza Vittorio Emanuele


Il giardino è collocato a ridosso delle mura del centro storico, nell'area di espansione ottocentesca della città di Bisceglie; occupa la piazza Vittorio Emanuele II. Di forma regolare, si sviluppa su terreno interamente pianeggiante. È un parco pubblico di proprietà del Comune, privo di recinzione e liberamente accessibile al pubblico.

 

La più grande piazza di Bisceglie è nota ai cittadini come Palazzuolo. Attraversata dalla via Traiana, per lunghi secoli fu utilizzata per la sosta dei cavalli e come cava di pietra da costruzione. Già nel Quattrocento si ritrova la denominazione largo de lo Palazulo, forse dovuta alla presenza sull'attuale via Giulio Frisari del Palatiolum – sede del Governatore – che si affacciava sul grande spiazzo nei pressi di Torre Zappino; un’altra ipotesi lega la denominazione alla presenza, a Sud-Ovest della piazza, del palazzo degli Schinosa, oggi palazzo Maffione. Nel 1478 l’area viene donata dal duca Francesco Del Balzo all'Universitas (corrispondente all’attuale Comune) di Bisceglie; nel tempo, lo spazio di proprietà pubblica si amplia grazie ad ulteriori donazioni di privati.

L’inedificabilità del suolo invitava alla creazione di giardini pensili che, dai palazzi affacciati sulle mura, consentivano di godere di un panorama libero da ingombri edilizi. Panorama tanto apprezzato che – nel 1740 – le monache di San Luigi citano in giudizio quelle di Santa Croce per bloccare una sopraelevazione del loro monastero, che avrebbe impedito «[…] la veduta di un belvedere che da tempo immemorabile le monache di san Luigi han goduto, cioè il prospetto al Palazzuolo di questa città, ed altresì a casini e giardini di questo tenimento, ch’è lo più onesto divertimento delle religiose».

Con l’espansione Ottocentesca, intorno alla piazza si distribuiscono i palazzi della nuova borghesia; il perimetro dell'area viene abbellito con filari di lecci disposti perimetralmente. Cerniera tra borgo antico e città moderna, la piazza diventa luogo elettivo d’incontro; al Palazzuolo si incontravano i braccianti agricoli per impegnarsi al lavoro con il rito del venire a promètte. Nel 1881, la piazza viene intitolata a Vittorio Emanuele II.

 

L’area presenta l’impianto planimetrico tipico delle Ville comunali pugliesi. Un lungo asse viario centrale si allarga – in prossimità della via San Lorenzo – in un ampio spiazzo circolare; al centro, il Monumento ai Caduti. Ai lati del lungo viale, il giardino si articola in aiuole mistilinee a prato, piantumate con palme e oleandri. La pavimentazione presenta disegni geometrici policromi.

 

Opera dell’ingegnere Mauro Albrizio, l’obelisco al centro del grande piazzale è dedicato ai 430 biscegliesi caduti nella Grande Guerra; fu inaugurato il 5 ottobre 1924.

Come traccia del passaggio della via consolare Traiana, resta in un’aiuola il miliario CXII della strada.

 

All'interno della villa sono collocati i busti di personaggi illustri della città e del Sud: Mauro Giuliani, compositore biscegliese della seconda metà del ‘700; venerabile Pasquale Uva, sacerdote; Umberto Paternostro sindaco di Bisceglie per dieci anni, a partire dal 1946; Ottavio Tupputi, patriota risorgimentale e primo deputato al Parlamento Italiano del collegio di Molfetta; Francesco Favuzzi, eroe della Spedizione di Sapri; il cavaliere Giacinto Dell’Olio, avvocato e amministratore pubblico ed infine un bronzo dedicato al sindacalista e politico Giuseppe Di Vittorio. 

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Orari di apertura: sempre aperto


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Curatore: Isabella Di Liddo
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