PRESICCE

GIARDINO PENSILE DEL PALAZZO DUCALE


Il giardino è situato in un contesto particolare e suggestivo: il terrazzo dell’ala Sud del Palazzo Ducale dei duchi Paternò, nel nucleo più antico del centro abitato, tra piazzetta Villani (sulla quale si apre un accesso diretto al giardino), via Castello (Ovest), piazza del Popolo (Nord) e via Fracasso (Est).

Il giardino ha una pianta rettangolare di 22 x 47 metri, circa 10 are, il lato Sud-Est irregolare; vi si accede dall'ingresso del castello su piazza del Popolo, passando per il cortile principale e l’ala Sud-Est dell’edificio. Di proprietà del Comune di Presicce, il giardino è sempre aperto al pubblico. Il bene è protetto da vincolo ope legis in quanto bene di interesse storico con più di 50 anni, di autore non vivente e di proprietà di Ente pubblico.

 

Il palazzo che accoglie il giardino pensile è originariamente una fortezza normanna costruita nel X secolo dai De Specula, modificata in diverse fasi edificative nel corso del tempo.

Tra il XVI e il XVII secolo - sotto la signoria delle famiglie Gonzaga, Cito Moles e Bartilotti Piccolomini d’Aragona - si susseguono importanti interventi, mirati a modificare il robusto fortilizio per renderlo architettonicamente più simile ad una dimora gentilizia. Proprio in questa fase, nel 1630, la principessa Maria Cito Moles abbellisce il palazzo realizzando, tra gli altri lavori, l’elegante giardino pensile e la cappella dedicata alla Santissima Annunziata, prospiciente la piazza.

Nel 1709 il palazzo passa al principe De Liguoro, che ristruttura il cortile e costruisce una gradinata con portale che da piazza Sant'Andrea (l’attuale piazzetta Villani) consente l’accesso diretto al giardino.

Agli inizi del XX secolo, il duca Pasquale Paternò amplia la struttura e interviene sulla facciata, sulla quale fa collocare delle merlature in stile neogotico.

 

Oggi il castello ospita il Museo Civico della Civiltà Contadina.

 

Il giardino pensile è disegnato sulla tipologia del giardino all'italiana, diviso in due porzioni; la porzione a Sud è rialzata di circa 30 cm e si raccorda alla porzione Nord con rampe e gradini. Al giardino si accede attraverso quattro portali, situati sul lato Nord-Ovest; quelli più esterni si trovano nelle vecchie torri del castello, quelli centrali in un’ampia sala voltata a botte.

In corrispondenza dei portali si sviluppano due percorsi, uno a Nord-Ovest ampio circa 2 metri, l’altro a Sud-Est, largo più del doppio. Si generano così quattro aiuole rettangolari rialzate, contenute da un muretto alto circa 40 cm, di dimensioni diverse.

Il percorso principale ospita al centro uno slargo con una fontana. Subito oltre, è presente una scalinata usata originariamente dal duca per raggiungere la chiesa, adiacente la quale è stato realizzato un belvedere con balcone in ferro battuto.

 

I quattro portali d’accesso al giardino, molto interessanti dal punti di vista artistico, presentano infissi restaurati di recente. I due centrali, in asse coi passaggi tra le aiuole, sono più semplici, mentre i due laterali sono riccamente decorati con modanature, fregi, rilievi e capitelli con protomi umane. Collocate tra gli accessi centrali, due nicchie ellittiche, decorate con un motivo a conchiglia e festoni di frutta, ospitano busti di bambini con corone d’alloro; sopra di esse si aprono due finestre strombate.

Il percorso principale accoglie una fontana lapidea a forma di conchiglia; in un intervento del ‘900, al centro della vasca è stato inserito un elemento decorativo costituito da un vaso in pietra, sostenuto da tre ninfe e tre teste di satiri a tutto tondo. Ai due lati della fontana, due sedili semicircolari in pietra individuano uno slargo; i sedili sono inquadrati da pilastrini risalenti al 1700, decorati a rilievo con motivi vegetali.

Nell’angolo a Sud del giardino insiste una delle quattro torri normanne inglobata coi lavori di espansione del castello; presenta una scalinata che consente di raggiungerne la sommità, ed un accesso al giardino. Un’altra torre è posta nell'angolo Ovest; nella torre si apre un portale ricco di modanature, di diversa tipologia rispetto a quelli di accesso, molto più deteriorato e con passaggio tamponato.

 

Sono presenti diverse essenze arboree come aranci, mandarini, melograni, nespoli e due palme a fusto lungo poste simmetricamente nelle aiuole laterali. Di recente è morto un albero di pero sul lato Sud-Est che ombreggiava parte di via Castello e rappresentava un riferimento per chi visitava il giardino. Il percorso centrale è sovrastato da una moderna struttura in ferro che regge glicini.

 

Diversi interventi di restauro si sono resi necessari nel corso degli anni, a causa della forte presenza - in piazza del Popolo - di frantoi ipogei a grotta risalenti al XI-XIII secolo; questi causano dissesti statici nella struttura del castello, con ripercussioni sulle strutture del giardino. In un intervento recente, che ha interessato palazzo, museo e giardino, la scala del duca (verso la chiesa) è stata dotata di servoscala e riaperta.

Il contenuto di Google Maps non è mostrato a causa delle attuali impostazioni dei tuoi cookie. Clicca sull' informativa sui cookie (cookie funzionali) per accettare la policy sui cookie di Google Maps e visualizzare il contenuto. Per maggiori informazioni, puoi consultare la dichiarazione sulla privacy di Google Maps.

Orari di apertura: sempre aperto


Download
Scarica la scheda originale
Curatore: Gabriele Stingi
Presicce.pdf
Documento Adobe Acrobat 95.2 KB

Galleria fotografica

Clicca sulle immagini per ingrandirle