Il giardino è collocato a ridosso del centro storico, nell'area di espansione ottocentesca della città di Bitonto. L’ingresso principale si apre su un piccolo largo tra le vie Papa Giovanni XXIII e IV Novembre, allo sbocco di corso Vittorio Emanuele II. L’area, interamente recintata, si estende su una superficie di 24.500 mq; attualmente è un parco pubblico di proprietà del Comune di Bitonto, liberamente accessibile negli orari di apertura al pubblico; rappresenta lo spazio verde più ampio presente nel centro città e luogo di memoria storica.
La Villa comunale di Bitonto nasce su un’area demaniale inedificata appartenente, nell'antichità, all'abbazia benedettina di San Leone. L’ampio terreno ospitava già nel 1197 – come attestano documenti storici – l’importante fiera annuale dedicata al Santo, che ancora oggi si svolge nella tradizionale data del 6 aprile. Tanto nota era la fiera già nell'antichità, che viene ricordata da Luigi Pulci e Jacopo Sannazzaro per l’eccellente qualità delle olive bitontine, molto apprezzate da Ferdinando I d’Aragona; una citazione compare anche nel Decamerone di Boccaccio: «… e con donno Gianni insieme n’andò alla fiera di Bitonto, né mai più di tal servigio il richiese» (Giornata IX, Novella X).
La Villa rappresenta un tipico esempio di giardino in stile umbertino. Viene realizzata tra il 1905 e il 1908; iniziata da Carlo Heidrich, ingegnere austriaco esperto negli impianti di giardini, viene portata a termine dall'ingegnere comunale Giuseppe Masotino, sotto il commissario prefettizio Enrico D’Arienzo. L’attuale cancellata sostituisce quella originale, rimossa nel corso della campagna “ferro alla patria” promossa negli anni '30 dal regime fascista per sostenere l’industria bellica.
La pianta dei giardini riprende elementi comuni alla tipologia delle Ville comunali della regione. Dall'ingresso monumentale, un lungo asse viario si addentra nel giardino e termina in uno spazio arricchito da un palco circolare in pietra, dedicato ad attività musicali. I percorsi interni si snodano tra aiuole di forma irregolare, piantumate con arbusti e alberi ad alto fusto; in particolare lungo i viali si notano lecci secolari.
La parte decorativa e scultorea della Villa è ormai quasi del tutto persa: in precedenza vi si potevano ammirare una gabbia con uccelli e pavoni, statue raffiguranti amorini con l’ombrello, putti, un Mercurio, una fontana con sirena ed anche Renzo e Lucia, i protagonisti dei Promessi Sposi di Manzoni. Attualmente, sono collocate nel giardino sculture dedicate a personaggi illustri, come papa Karol Wojtyla, e personalità cittadine legate al mondo della musica, Vincenzo Bellezza e Pasquale La Rotella.
Orari di apertura:
tutti i giorni ore 8,00-13,00 e 16,00-21,00
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