Situato in Piazza Vittorio Emanuele II, all’inizio del centro storico, il Giardino Storico di Manduria prendeva inizialmente il nome di Largo dei Riformati, successivamente Largo Osanna ed oggi conosciuto come Piazza Vittorio Emanuele II.
Il nome Largo Osanna venne indicato per la presenza della colonna su cui fu posta nel XVIII secolo una statua della Vergine Maria. La colonna fu abbattuta nel 1882 quando iniziarono i lavori per la realizzazione dei giardini pubblici.
Nel 1846 Nicola Schiavoni, presumibilmente attorno alla colonna, aveva fatto piantare degli alberi.
Nel 1959 vennero poi apportate delle modifiche e fu realizzato il Monumento ai Caduti in Guerra e al centro fu posta una fontana.
Il giardino all’italiana, si presenta con strade interne con aree verdi cespugliate e con alberi con un sistema radiale e di forma rettangolare.
La fontana è circolare con getto a zampillo costruita con tecnica dei blocchi assemblati ed è recintata da un cancello.
All’interno del giardino è presente un Monumento dedicato ai Caduti in Guerra nella parte nord, un Monumento dedicato a Nicola Schiavoni con busto e un Monumento dedicato ad Aldo Moro nella parte sud.
L’incisione su Monumento dedicato ai caduti in Guerra così riporta “Ai suoi caduti Manduria civile per la libertà e la pace – mcmlxvi”;
L’incisione riportata sul Monumento a Nicola Schiavoni così recita: “A Nicola Schiavoni. gli italiani e concittadini”;
L’iscrizione presente sul Monumento ad Aldo Moro recita: “Questo è il tempo di una democrazia integrale […] la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere […]"... so che, pur con distorsioni ed errori, avanza nella nostra epoca una nuova umanità, più ricca di valori, più consapevole dei suoi diritti, più impegnata nella vita sociale.”
L’ultimo intervento sul Giardino risale agli anni 2006-07 ed è di proprietà comunale con vincoli MIBACT.
Orari di Apertura: sempre aperto
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REGIONE PUGLIA
Assessorato al
Mediterraneo,
Cultura, Turismo
Progetto co-finanziato con il
Programma delle Attività Culturali per il
triennio 2013/2015