BRINDISI

PARCO CESARE BRAICO - Via Appia


Il Parco insiste su un terreno pianeggiante in zona suburbana, tra via Appia, via Alessandro Favia e via Cappuccini, con ingresso principale dalla via Appia; è recintato e accessibile tutti i giorni, negli orari di apertura al pubblico. Il Parco si estende per 55.000 mq circa; è di proprietà della ASL BR/1, che nel giugno 2013 l’ha concesso in comodato d’uso gratuito al comune di Brindisi per 30 anni. Protetto da vincolo ope legis in quanto bene di interesse storico con più di 50 anni, di autore non vivente e di proprietà di ente pubblico.

 

I giardini nascono come parco del Sanatorio antitubercolare, inaugurato nel 1936 e dismesso nel 1972; l’imponente edificio è attualmente occupato dall’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione Sandro Pertini. Il Parco è dedicato a Cesare Braico, medico, eroe garibaldino e, dopo l’Unità, deputato di Brindisi nel primo Parlamento italiano.

 

Strutturato come giardino all'italiana, di forma geometrica regolare, il parco presenta un viale d’ingresso (che conduce all'attuale edificio scolastico) affiancato da aiuole simmetriche delimitate da cordoli bassi in cemento, caratterizzate da un impianto vegetazionale mirato a sottolineare e rinforzare tale simmetria.

Lo spazio nella zona retrostante l’edificio è segnato da lunghi e ampi viali pavimentati in mattoncini di calcestruzzo (betonelle) e in cemento, convergenti verso piazzuole centrali di forma circolare. Una piazzola geometrica sviluppa al centro un’aiuola cruciforme, con una croce in pietra e marmo realizzata sul terreno; di fronte alla piazzola, si trova una struttura in pietre cementate, a mo’ di grotta, con statue e immagini votive.

Le aiuole geometriche sono delimitate da un cordolo in cemento sovrastato da mattoni rossi che fungono da seduta; all'interno di alcune di esse si sviluppano anche piccoli sentieri in brecciolino. In origine parte del giardino era destinato a frutteto, allo scopo di rendere sempre disponibile frutta fresca per integrare la dieta dei pazienti del sanatorio.

 

Sono presenti numerose specie arboree: pini, eucalipti, lecci, ulivi, palme, magnolie, pini d’Aleppo disetanei, conifere, mimose, salici piangenti. Il parco ospita inoltre diverse specie arbustive, siepi, erba e vegetazione spontanea. Nel 2008, è stato messo a dimora – nella zona antistante l’edificio scolastico, in sostituzione delle preesistenti palme – un roseto sostenuto da gabbie metalliche circolari piantate nel terreno, che presenta una collezione di piante dalle fioriture distanziate e dalle cromie variegate.

 

Un’area estesa è destinata ad attività ludiche, con un percorso ginnico, un campo da pallavolo, uno da pallacanestro e due campi da calcio; tutti si sviluppano su porzioni di terreno pavimentate in cemento, leggermente sopraelevate rispetto al piano di camminamento.

 

Il Parco presenta diversi elementi architettonici. A ridosso dell’entrata principale, due costruzioni simmetriche di pertinenza dell’Istituto Alberghiero ospitavano in precedenza segreterie ed uffici, mentre sono ora adibite a deposito. Alla spalle dell’Istituto, si trovano un edificio (di proprietà della Regione) attivo fino agli anni ’90 come Centro vaccinazioni, attualmente in completo degrado e abbandono, e un vecchio vano caldaia, anch'esso completamente abbandonato. L’arredo urbano presente comprende una fontanella in ghisa (funzionante), rastrelliere per biciclette, un impianto di illuminazione alimentato – nella sola zona antistante l’edificio scolastico – da pannelli fotovoltaici; del tutto assenti le panchine.

 

La recinzione che chiude completamente il parco è costituita da una ringhiera con basamento in muratura lungo la via Appia, e da un alto muro lungo via Cappuccini e via Favia.

 

Nonostante una ristrutturazione risalente agli anni 2000-2002, sotto l’amministrazione del sindaco Antonino, il parco pubblico è in cattivo stato di conservazione; sarebbero necessari altri interventi di ristrutturazione e di manutenzione, sia sugli elementi architettonici sia sul verde.


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Orari di apertura:

tutti i giorni, ore 7,00 - 21,00


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Curatore: Laura Cimaglia
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