ACQUAVIVA DELLE FONTI

PIAZZA VITTORIO EMANUELE II


Sul margine meridionale del centro storico di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, si trova la villa comunale denominata Piazza Vittorio Emanuele II. 

La villa è la risultanza delle intersezioni di via Maselli Campagna, via Roma e via Monsignore Laera. Il sito vive un’interessante situazione urbanistica determinata dalla relazione col centro storico: il giardino diventa con Piazza dei Martiri una porta urbana per la città vecchia. 

Sulle strade perimetrali si trovano importanti edifici e luoghi storici, che fanno da quinta, accrescendo la bellezza del giardino. Si tratta del Palazzo de’ Mari-Alberotanza, della Concattedrale di Sant’Eustacchio su Piazza dei Martiri, del Teatro comunale Sebastiano Arturo Luciani e di Piazza Garibaldi. 

 

Palazzo de’ Mari-Alberotanza è una struttura di fine XVII secolo, progettata dall’architetto genovese Riccobuono su commissione del principe Carlo de’ Mari. Oggi ospita il Municipio. Il lato che si affaccia sul giardino è composto da un basamento in bugnato rustico ed una loggia continua decorata a mascheroni apotropaici, presenta l’ingresso secondario del palazzo.

 

La Concattedrale di Sant’Eustacchio è una struttura in stile romanico pugliese, risalente al 1158 su disposizione di Roberto Gurguglione e ricostruita in stile rinascimentale nel 1529. Era dedicata all’Assunzione della Vergine Maria nella prima fase e consacrata a Sant’Eustachio martire nel 1623, alla fine dei lavori di ricostruzione. La facciata principale si apre su Piazza dei Martiri ed è visibile dal giardino. Si tratta di una facciata a cuspide classicheggiante a due ordini, tripartita da lesene. 

 

Il Teatro comunale Sebastiano Arturo Luciani è una struttura a due piani, coperta da due falde. Presenta sul giardino un frontone contenente una lunetta ed un portico sorretto da quattro colonne doriche. Viene adibito a cinema negli anni ’60 ed abbandonato dal 1983. Sono in atto azioni volte al recupero statico e funzionale della struttura.

 

Per quanto riguarda il giardino non si hanno notizie sul suo progettista e sulle origini. La prima indicazione storica riguarda le piantumazioni: si tratta di lecci risalenti al 1901, disposti su due file lungo tutto il suo perimetro. 

Gli alberi inquadrano un grande piazzale centrale. Il giardino ha una forma riconducibile ad un rettangolo di 55x130 metri ed una superficie di circa 0,7 ettari. 

Nel 1930 il regime inaugura una cassa armonica nel piazzale. Nel 1953 il comune realizza una fontana rotonda con quattro zampilli nella zona ad ovest. La costruzione della cassa armonica viene approvata già nel 1903, vista la forte tradizione musicale presente ad Acquaviva. 

Risale infatti al 1797 la nascita della banda di Acquaviva che diviene negli anni un’eccellenza italiana, ricevendo svariati riconoscimenti, fino a divenire la più ambita in Italia meridionale. 

La raccolta dei fondi comincia nel 1906, l’incarico viene affidato all’Ing. Vincenzo Cirielli ed il promotore fu il canonico don Ernesto Tisci. Si tratta di una struttura circolare in cemento armato prefabbricato, coperta da una cupola ad otto costoloni. La base consiste in uno scalino circolare sul quale poggiano otto semicolonne doriche su plinti. I plinti sono raccordati da parapetti litici. L’architrave in blocchi di cemento, composto da cinque fasce di dimensioni varie, presenta in rilievo i ritratti di importanti compositori del sud Italia, uno per ogni semicolonna. 

Si accede alla struttura per mezzo di tre scalini inquadrati da plinti a base quadrata. Su ogni plinto poggia un lampione in ghisa ed è realizzato a rilievo lo stemma della città, una fontana sulla quale poggia la corona muraria.

In corrispondenza dell’ingresso la trabeazione diviene più alta per ospitare la scritta su due registri “A.D. – MCMXXX LAETARE ET DISCE”, 1930 d.C. rallegratevi ed imparate. Il gruppo scultoreo di Santa Cecilia e i musici corona la struttura in corrispondenza dell’ingresso. Sotto la pavimentazione lignea del palco viene realizzata una fossa riempita d’acqua col fine di migliorare la resa sonora.

La gran cassa è stata recentemente restaurata e viene tutt’ora utilizzata per concerti ed eventi, risultando uno dei poli della vita cittadina. 

Nel giardino sono presenti sei aiuole rettangolari ed una ellittica nella zona est, in ognuna di esse sono piantate palme. Nel giardino sono disposti vari monumenti funebri dedicati a personalità di spicco.

 

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Orari di apertura: sempre aperto


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Curatore: Gabriele Stingi
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